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Quali sono i principali beni rifugio esistenti oggi?

Il particolare momento storico che stiamo attraversando, caratterizzato da uno scenario macroeconomico complicato, ha incoraggiato il forte desiderio di proteggere il proprio portafoglio, con un conseguente orientamento verso degli investimenti su attività e/o beni che siano una durevole fonte di sicurezza economica.
Proteggere il proprio portafoglio implica una scelta che verta sui cosiddetti safe haven. Per beni di rifugio o di qualità, si intendono delle particolari attività che presentano una domanda costante anche in un periodo di instabilità economica. Gli investitori scelgono di investire in questi asset per limitare le perdite e proteggere il proprio portafoglio nelle fasi ribassiste del mercato. I beni rifugio sono dei veri e propri capisaldi nel contesto economico, anche se possono subire delle leggere variazioni. Per questo motivo devono dimostrarsi stabili e duraturi, avere una liquidità elevata, qualora il mercato lo richiedesse. In generale, possiamo riconoscere le principali tipologie tra quelle presentate di seguito:

  1. Il bene rifugio per eccellenza è l’oro. Nell'attuale fase di mercato questa materia prima è particolarmente favorita, proprio a causa del conflitto Russia-Ucraina. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda ad un’analisi presentata recentemente Come la pandemia e la guerra hanno fatto volare il prezzo di oro e metalli preziosi.
  2. Obbligazioni governative di elevata qualità: i Treasury americani e i Bund tedeschi sono asset su cui gli investitori non perdono fiducia, grazie alla solidità dei paesi considerati.
  3. Valute “stabili”: alcune valute sono considerate di maggior qualità rispetto ad altre. Il dollaro è la principale valuta di riserva mondiale: oltre il 60% delle riserve delle banche centrali globali sono espresse in dollari. Anche il franco svizzero è conosciuto come la valuta di rifugio per eccellenza, considerata la stabilità del governo svizzero e del suo sistema finanziario.
  4. Azioni di aziende essenziali: non tutti i settori del mercato sono colpiti allo stesso modo durante le recessioni economiche. Alcune aziende sono generalmente più solide rispetto a determinati eventi, vedi, ad esempio: servizi pubblici (acqua, luce, gas, ecc.), beni di consumo di base (cibo e beni di prima necessità) e salute (aziende sanitarie, farmaceutiche, parafarmaceutiche). Questi sono considerati beni anticiclici, poiché anche in situazione di crisi, i consumatori necessitano di questi servizi.
  5. Il settore finanziario, l’edilizia e le nuove tecnologie, settori di norma preferiti dagli investitori, vengono messi in secondo piano in quanto, in determinati momenti storici, si predilige la migrazione verso porti più sicuri.

 

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