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Come proteggersi dalle sanzioni governative

La guerra tra Russia e Ucraina ha dato il via a diversi procedimenti sanzionatori da parte della BCE verso i privati e le aziende che presentavano una connessione diretta con il mercato russo.

Le sanzioni pecuniarie previste hanno colpito indirettamente diversi mercati, tra cui quello legato al mondo del lusso. Molte aziende e professionisti hanno subito notevoli perdite, andando a compromettere la propria stabilità economica. Le diverse autorità di vigilanza hanno minato le certezze più ferme.

In caso di collegamenti diretti, in ambito lavorativo, con aziende sovietiche, è opportuno seguire alcuni passi per evitare perdite. Nell'interpretazione e gestione dei contratti con le aziende russe e bielorusse è fondamentale comprendere se vi sono delle clausole che riguardano le sanzioni internazionali. In caso affermativo, è necessario compiere un’analisi approfondita sul tipo di contenuto che contengono (ipotesi contemplate, oneri e conseguenze). Un altro controllo da eseguire è quello sul diritto di recesso. Ove esso sia presente, si deve procedere con la verifica delle tempistiche.

È importante sottolineare che anche le più generiche clausole di forza maggiore risultano normalmente applicabili in caso di sanzioni commerciali internazionali, visto che, in quanto eventi, generalmente non prevedibili e al di fuori del controllo delle parti, rendono completamente o in parte impossibile l'esecuzione del contratto. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno dunque evidenziato l'importanza della valutazione di rischi non facilmente preventivabili. È emersa l’esigenza di disciplinare espressamente tali circostanze e le relative conseguenze nel momento in cui si va a redigere i contratti.

A tal fine si possono inserire nei contratti clausole di forza maggiore, generali o più specifiche, e disciplinare le conseguenze degli eventi, quali ad esempio la variazione dei costi durante l'esecuzione del contratto, così da poter adeguare o rinegoziare il corrispettivo. Si può inoltre valutare di includere la possibilità di recesso nei casi in esame. Le clausole che regolano specificamente le conseguenze di eventuali sanzioni internazionali sul contratto sono comunemente definite «sanctions clauses». Queste ultime consentono di pianificare molteplici aspetti quali, ad esempio, la sospensione dell'esecuzione, lo scioglimento del vincolo contrattuale o la facoltà di recesso dal contratto, ma anche l'assunzione dei rischi e dei costi conseguenti, i pagamenti, i rimborsi, eventuali restituzioni e/o risarcimenti.

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